Laicato Saveriano

X festa dei popoli a Salerno

Iniziamo a descrivere il “clima” della decima edizione della Festa dei popoli” di Salerno svoltasi il 16 settembre Nella Piazza della Concordia di Salerno con le parole di ringraziamento a tutti quelli che hanno partecipato da parte di Antonio Bonifacio direttore dell’ufficio Migrantes della diocesi di Salerno Campagna:
Ieri abbiamo vissuto in Piazza la GIOIA e LA BELLEZZA dello stare insieme,
abbiamo pregato insieme per la Pace ed armonia tra i popoli
abbiamo SCOPERTO ed AMMIRATO la ricchezza della storia, cultura, tradizione dei popoli attraverso i colori
abbiamo accolto nuove comunità
Grazie alle comunità straniere che hanno preparato con passione, impegno questo momento del loro raccontarsi
Grazie ai tutti volontari che fin dalla mattina hanno allestito la piazza dei Popoli
Grazie ai presentatori Antonella e Manuela
Grazie alla Arcidiocesi Salerno – Campagna – Acerno, all’Ufficio Diocesano Migrantes Salerno-Campagna-Acerno, al Cmd Salerno, alla @Caritas Salerno, Missionari Saveriani Salerno, al Laicato Saveriano che credono in questo percorso di interazione
Grazie al Comune di Salerno per il patrocinio
Grazie all’associazione ProgettoGiovani La Tenda, alla Cooperative Aries Onlus, all’Azione Cattolica Salerno, al CoNNGI per la collaborazione
Grazie all’associazione Trumoon per la creazione del logo
Grazie alla Caritas di Teggiano Policastro, alla
Comunità alloggio “amici dei giovani” Postiglione, alla Cooperativa Insieme per Piazza San Giovanni per la presenta e partecipazione delle famiglie e ragazzi accolti
Grazie al gruppo Ballando per le strade per la loro partecipazione nell’animazione della piazza
Grazie alla Protezione Civile di Salerno ed a La Misericordia per il loro servizio di assistenza
Grazie a la Fondazione Comunità Salernitana onlus, al Sodalis Csv Salerno, a Paidea per il sostegno logistico e per l’allestimento
Grazie ai giornalisti presenti, con il quali si possono comunicare esperienze POSITIVE di accoglienza
Grazie ai fotografi che colgono i tanti volti e colori della festa
Grazie a tutti coloro che hanno partecipato ed a tutti coloro che nei diversi modi e forme hanno consentito a tutti noi di vivere un bel pomeriggio di festa, di gioia, di profumo di armonia e pace trai popoli
E il giorno dopo i giornali hanno sottolineato la cronaca e le caratteristiche di questa festa:
scrive i quotidiano “Cronache”: Atmosfera di grande allegria ieri(…)Sin dal manifesto, molto simpatico nella struttura poiché recita la scritta “Festa dei popoli” in ben sedici lingue di verse, lo slogan “Ne racconteremo di tutti i colori” ha lasciato intendere la bellezza del fenomeno dell’inclusione per mezzo dello scambio di idee, tradizioni e valori di culture diverse con l’apertura di un dibattito che è scaturito, come ovvio che fosse, in una vera e propria festa.
E i”il Mattino” di Salerno racconta lo svolgimento dell’evento:
(…)L’ARCIVESCOVO «L’altra volta siamo stati costretti ad andar via», ricorda l’arcivescovo Luigi Moretti riferendosi al 17 giugno quando una pioggia torrenziale ha costretto al rinvio della manifestazione. «Vogliamo essere una testimonianza viva – continua il presule – in un tempo in cui si fa fatica a condividere un cammino insieme a chi ha un percorso, una cultura e dei bisogni diversi. Conoscersi e integrarsi in una stessa identità arricchisce e non toglie nulla. Vogliamo essere segno per chi ci guarda dall’esterno. Chi decide i destini delle nazioni, agevoli l’incontro di ogni fede». E poi l’arcivescovo prega, non a caso recitando il «Padre nostro». Nostro e non mio.
(…) LE COMUNITÀ Ed è la stessa orazione elevata al cielo da padre Bogdan Filip, che guida la Comunità Ortodosso Rumena di via Pironti a Salerno. Padre John prega in filippino, mentre Mihal, della comunità buddista dello Sri Lanka, innalza un canto a Dio in lingua cingalese. Il presidente della comunità musulmana di Battipaglia, l’imam Hedi Mohamed Khadhraoui, ha un piccolo contrattempo che ne ritarda l’arrivo ed una donna, Bahia, recita un versetto del Corano con cui, emozionatissima, invita tutti alla convivenza e all’integrazione. Antonio Bonifacio, direttore diocesano dell’Ufficio Migrantes, commenta: «Vogliamo fare festa insieme ed esprimere così la bellezza di guardare il Cielo con gli stessi occhi». E Gaetana Falcone, assessore alle Pari opportunità del Comune di Salerno, assicura: «Siete nelle nostre cose, nei nostri posti di lavoro. Vogliamo continuare con voi il percorso d’integrazione iniziato». Cingono la piazza gli stand di decine di paesi: la Romania, che espone abiti e tessuti, l’Eritrea con i suoi manufatti in legno e le bambole artigianali, la Polonia che mostra i grandi paesaggi della propria terra raffigurati in splendide foto. E poi l’Ucraina, il Bangladesh, l’India, la Georgia, il Venezuela, il Marocco. E non manca l’Italia. Il «Lab ora torio Kermes» propone lavori artigianali realizzati in Albania, Mali, Costa d’Avorio, Camerun, Nigeria, Tunisia, Togo, Senegal, Ghana, Guinea e Gambia. La cultura diventa strumento d’integrazione, il conoscersi un mezzo per evitare la paura. Ed è un messaggio condiviso dagli organizzatori. Non solo la Migrantes salernitana, ma anche il Centro diocesano missionario, la Caritas, i Missionari saveriani, l’associazione «Laici saveriani ad gentes». E quest’anno danno un contributo importante anche le associazioni salernitane «La Tenda» e «Ballando per le strade», il gruppo musicale «Utungo Tabasamu », l’Azione Cattolica diocesana e l’Associazione «Trumoon » che ha ideato e curato la grafica dell’evento.
(…) L’ARTISTA In particolare, la giovane artista salernitana Francesca Ferrara ha disegnato più volti che sintetizzano il senso della festa dei popoli, il concetto stesso di «mondialità ». Nei volti stilizzati, la sua matita ha unito i tratti di visi diversi. L’aspetto di ogni persona rivela la fusione dei caratteri di tanti paesi. «La festa – dice ancora Bonifacio – diventa un presidio contro il razzismo e l’intolleranza, e rappresenta un insieme di buone pratiche che favoriscono l’incontro tra diversi. Esperienza indispensabile in un momento storico come questo per contrastare il razzismo, superare la paura e abbattere i pregiudizi».