Dal gruppo di Ancona del Laicato Saveriano….

 

Siccome è un po’ di tempo che non avete nostre notizie ho pensato di scrivervi una sintesi di questi ultimi mesi nei quali siamo stati coinvolti in varie attività, eventi e momenti di in-contro sia a livello diocesano che come gruppo di laicato.

 

In ambito diocesano uno degli eventi che ci ha coinvolto maggiormente è stato il meeting dei popoli del 16 giugno organizzato in collabora-zione tra ufficio Migrantes, Caritas diocesana, ufficio missionario e comune di Ancona.

 

L’evento svoltosi nella grande parco di Posatora prevedeva un pomeriggio insieme con giochi da varie parti del mondo, una tavola ro-tonda alla quale ha partecipato, assieme al nostro arcivescovo e alla giornalista siriana Asmae Dachan, anche il nostro Antonio Bonifacio come delegato Regionale Migrantes Campania, ed infine uno spettacolo nel quale le comunità coinvolte si sono esibite con canti, poesie e balli tipici della loro terra

 

Rimanendo in ambito diocesano ci sono stati altri due eventi che ci hanno visti protagonisti nella loro organizzazione: la serata sul microcredito e la settimana “GO_MITI creativi”. La prima era una serata organizzata in collaborazione tra la BCC di Filottrano (nella perso-na di Alessandro che segue il progetto sin dall’inizio nel 2009) e la Caritas diocesana di Ancona per celebrare i 10 anni del progetto di microcredito in diocesi. Il titolo del convegno era MICROcredito e MACROsperanza e si è riflettuto su come il credito possa aiutare realmente le persone a uscire da situazioni di difficoltà o realizzare piccoli sogni, recuperando la sua finalità originaria a servizio della persona.

E’stato un momento molto bello di incontro, conoscenza, dialogo e festa.

La settimana GO_MITI creativi a inizio Luglio ha visto coinvolti insieme alla Caritas, l’associazione Zona Musica in cui lavora Beatrice e la comunità dei focolarini di Ancona. Una settimana di fraternità che ha visto protagonisti diversi giovani della diocesi che hanno vissuto un’esperienza di incontro, di volontariato e di scambio conoscendo varie realtà del-la città impegnate nell’accoglienza, tra cui Caritas, due comunità di minori e due di disabili, vivendo momenti di servizio, svago, sport, cucina e formazione . Perché, come ricordava lo slogan: “Il volontariato non finisce in un’azione ma comincia in una relazione!

 

Questi momenti vissuti in diocesi in collaborazione tra vari enti nei quali abbiamo ruoli di responsabilità sono stati un esempio molto bello di lavoro insieme, mettendo a disposizione i carismi di ognuno di noi una sinergia agevolata dal fatto che pur in ambiti diversi condivi-diamo lo stesso stile e una visione delle cose maturata nel tempo.

 

Per concludere un progetto importante di cui non vi avevamo parlato perché ancora non era stato ufficializzato è il gemellaggio voluto dal vescovo della nostra diocesi con quella amazzonica dell’Alto solimoes dove è vescovo il saveriano Alfonso che avevamo incontrato ad aprile Simone ed io in quanto rappresentanti degli uffici Caritas e missionario che seguiranno il progetto in diocesi per i prossimi tre-quattro anni.

Rimanendo in ambito saveriano, gli ultimi due momenti di cui volevo raccontare sono state le due serate di incontro dai missionari Saveriani di Ancona: una con padre Paggi e le ragazze Munda dal Bangladesh e l’altra con padre Alex Brai e padre Mattia (Giovanni Matteazzi) dalla Thailandia.

 

Quando i missionari passano a visitare le comunità alle quali sono in qualche modo legati sempre un bellissimo momento di ritrovo, scambio, re incontro anche con persone che frequentavano anni fa la casa dei padri e che nel tempo si perdono di vista.

Padre Paggi è venuto a visitarci Per conoscerci meglio dopo l’esperienza di Franca e Patrick e per farci conoscere alcune ragazze Munda che hanno avuto il privilegio di accompagnarlo in Italia per una visita. È stato un momento molto bello che ha offerto alle persone partecipanti la possibilità di conoscere la difficile realtà femminile in Bangladesh e il prezioso lavoro di accompagnamento e di riscatto di cui sono artefici missionari come p. Paggi a fianco degli ultimi.

adre Alex e padre Mattia che hanno vissuto qui alcuni anni e ai quali siamo legati da un’amici-zia che resiste al tempo e alla lontananza. Ci hanno raccontato la loro esperienza missionaria in Thailandia.

Adesso aspettiamo il racconto di padre Diego Pirani, missionario in Camerun, che “gioca in casa”.

Cari amici, l’incontro più bello che adesso faremo è con tutti voi alla convivenza estiva e non vediamo l’ora di abbracciarvi! A presto.

 

Alessandra

 

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