Brasile :Un sogno e una speranza chiamata Amazzonia

Cristian di Desio che quest’estate ha fatto un’esperienza breve di missione in Brasile nord da padre Paolo Andreolli sx condivide con noi la sua esperienza .

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Era solo Febbraio di quest’anno, quando leg- gevo durante una delle mie riunioni in curia a MILANO, che nel mese di ottobre PAPA FRANCESCO aveva indetto un sinodo straordinario sull’AMAZZONIA

Da quel mese in poi mi sono chiesto cosa po tevo fare per poter accompagnare i miei gruppi giovanili

Ed eccomi qua a scrivere quello che ho visto e provato durante la mia esperienza. Non era la prima, non era la seconda e spero non sia l’ultima volta che andavo in BRASILE, ma di certo era la prima volta che atterravo nello stato del PARA’ in un BRASILE completamente diverso da quello delle grandi città del sud e da me conosciuto.

Là in quella parte del mondo si può ancora ve- dere e respirare l’essenza di un paese “popola- re”, radicato nei suoi costumi e nelle sue tra- dizioni. Spesso si può incontrare il vero senso delle comunità cristiane trovate nei RIBEI

RINHOS

del RIO. Là si possono ancora trovare persone che donano la propria vita per gli ultimi, per esempio Missionari consacrati e Laici. Là si trovano famiglie uguali alle nostre, piene di problemi e preoccupazioni per il futuro. Là pe-rò si può ancora trovare una cosa che i nostri BAMBINI E BAMBINE hanno perso ossia la luce negli occhi, luce pura che DONA speranza di un futuro migliore a tutte le persone che ope rano in qualsiasi ambito.

L’incontro con i LAICI SAVERIANI è stata una bella sorpresa ed un’esperienza costruttiva. Mi hanno sottolineato che svolgono quasi sempre tutte le loro attività intorno alla parrocchia do- ve sono presenti i MISSIONARI SAVERIANI (incontri mensili, mense dei poveri, animazioni ai bambini e prima accoglienza degli immigra- ti)

L’unica grande differenza che ho trovato tra noi e loro sta nell’organizzazione: loro non hanno uno statuto o una forma di associazio- nismo che li strutturi, non hanno un gesto di appartenenza, si sentono molto legati ai PA- DRI, ma ci accomuna il carisma Saveriano del- la MISSIONE e una voglia pazza di continuare a migliorare attraverso una FORMAZIONE di VITA e diventare autonomi.

Per quanto riguarda l’incontro con la NATURA (Amazzonia) e i RIBEIRINHOS non ci sono parole per descrivere lo splendore della natura e dell’uomo che la abita e la rispetta: ricordo con commozione gli sguardi dei bambini e i sorrisi delle mamme, le catechesi fatte con i ragazzi che mi hanno sempre fatto capire che la diversità è un dono e questo dono può por- tare solo alla costruzione di una società mi- gliore senza pregiudizi e senza barriere. La natura un dono da preservare. Non solo per- ché, come stiamo vedendo in questi decenni, sta soffrendo e bruciando per essere sfruttata e venduta, ma perché sede di un dono GRAN- DISSIMO, quello più importante: la vita che sta per essere distrutta . Vita che è e deve es- sere simbolo di rinascita e comunione tra noi e il creato.

Un Grazie a tutti gli amici e alla FAMIGLIA SA- VERIANA che mi hanno aiutato a fare questa esperienza.

Un saluto Cristian lsx

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