Covid-19 : “che la mia storia dia speranza”

Serena Rolandi ci Ivia questo post con WhatSapp :Buonasera a tutti! Vi giro un articolo uscito sulla gazzetta di Parma che racconta l’esperienza di Teresa un’amica che quest’anno ha camminato con noi nel gruppo di Parma,purtroppo si è ammalata a febbraio. Ieri finalmente l’abbiamo rivista dopo tanto tempo su Skype; è ancora in ospedale per la riabilitazione ma si sta riprendendo. Sarà un percorso lungo ma ha tanta fede e tanto coraggio

(…) Ai medici che l’hanno assistita al risveglio da un lungo sonno ha domandato: «Com’è la situazione fuori?» e – con la sua urgenza di maestra – «Le scuole sono ancora chiuse?». Sono poi arrivati l’abbraccio a distanza coi fratelli, intenso e commovente, e subito – impellente – una richiesta: «Raccontate la mia storia: che sia un omaggio a chi con professionalità e umanità mi ha salvato la vita e che dia speranza a chi ancora ha un familiare ricoverato e non può stargli vicino».

Arriva un messaggio della maestra : «Oltre alle cure mediche, per me è stata fondamentale la vicinanza delle persone care: ascoltare le voci e vedersi è un aiuto prezioso, sia per i pazienti, sia per i familiari». Ed è lei a scrivere il (quasi) finale di questa storia. E’ un nuovo – tenacissimo – desiderio: «Sto facendo i “compiti” e stringo i denti: vorrei essere presente al suono della prima campanella». Nel settembre delle nostre speranze.

Puoi leggere l’inero articolo  https://urly.it/360f1

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