Missionari alla ricerca del volto di Dio nei social media, così forse si potrebbe sintetizzare il senso di un convegno veramente speciale convocato dalla Direzione generale dei padri Saveriani a Tavernerio (co) nei giorni 17-30 gennaio ed intitolato “ Carisma saveriano e Social Media”a cui hanno partecipato una trentina di delegati dai 20 paesi e una rappresentanza delle sorelle saveriane e io in rappresentanza dei Laici saveriani.. Se “dietro ad ogni interfaccia c’è dietro una faccia” abitare la rete significa anche potere incontrare il prossimo, un volto digitale che sa parlare di se e del suo essere persona. Come l’elettricità o l’auto ,internet non è più solo un prodotto della tecnologia o uno “strumento”. La rete oggi è un elemento dell’ambiente reale dove tutti ci muoviamo. Un nuovo continente da evangelizzare? In realtà questo continente è un interfaccia del mondo reale dove si trovano persone “ normali” e persone con disagi . Troppo spesso si accusa internet di aver creato persone con patologie (quanti ragazzi stanno troppo tempo davanti al PC?) dimenticando che forse alcuni comportamenti sono solo lo specchio di un disagio che pervade l’intera società. Non esiste una realtà “virtuale” separata o un reale impoverito, abitiamo la rete come un qualsiasi spazio utilizzando le modalità e i linguaggi propri. Se i media tradizionali ci avevano già abituati a vivere in un mondo diventato “piccolo” (il famoso villaggio globale) i Social media ci fanno entrare in una piazza affollata di gente con la nostra personalità : I medium siamo noi. “E’ molto evocativo a proposito- scrivono i delegati al convegno in una lettera ai confratelli saveriani- l ‘immagine di Gesù secondo il vangelo di Luca, che “ se ne andava per le città e i villaggi, predicando e annunziando la buona novella del regno di Dio”(Lc8,1)Non riusciamo ad immaginare l’itinerante Gesù di Nazareth assente dalle odierne piazze digitali, così affollate di persone di ogni parte del mondo, in uscita da se stesse e aperte all’altro.-
Il Saveriano- come ha annottato Padre Luigi Menegazzo, superiore generale dei Padri Saveriani- cristocentrico e fedele alla consacrazione entra con libertà d’animo nel mondo dei Social Media, li usa bene, gode di questa opportunità, è consapevole che l’origine di ogni incontro è Cristo. Ci è stato detto che sull’internet conta la reputazione e che dobbiamo essere quello che siamo evitando le mistificazioni. Questo lo crediamo e vogliamo essere presenza significativa nella Rete.
Il convegno è stato scandito da relazioni , laboratori e testimonianze. Tra i relatori i due specialisti in sociologia e antropologia dei Media: Chiara Giaccardini e Nicoletta Vittadini, l’esperto di social media e content marketing Giovanni della Bona, il padre comboniano Fabrizio Colombo esperto in comunicazione, il parroco Pietro Guzzetti con un interessante esperienza di web pastorale, Giorgio Beretta per le strategie e le campagne nel Web e poi ancora gli esperti di spiritualità, storia e comunicazione che già svolgono un servizio prezioso all’interno della congregazione. E poi l’esperienza degli specialisti di Joomla Lombardia e WordPress ( piattaforme informatiche)che ci hanno fatto entrare negli strumenti gratuiti del web.
Mi ha particolarmente colpito come i relatori (spesso fuori dalle dinamiche ecclesiali) guardassero con attenzione ed ammirazione e simpatia i Missionari che tentavano di esplorare questo nuovo mondo. La stessa accoglienza ed entusiasmo riservataci dalla redazione di “Vita” storica rivista del “terzo settore” (non profit) che abbiamo incontrato nella nuova sede di Milano.
Gli ultimi giorni del convegno sono stati importanti per delineare percorsi e “strategie” di intervento e di conoscenza fra le comunità sparse nel mondo e il loro “uscire” in modo unitario valorizzando le diversità.
Io mi porto a casa non solo un buon bagaglio di nuove conoscenze tecniche, ma anche un ricordo di momenti di amicizia con i padri, le sorelle e i fratelli saveriani .