Natale quotidiano

Periodo di avvento…on line!

#NataleQuotidiano è il nome con il quale a Desio, la Famiglia Saveriana ha voluto presentare un percorso di avvicinamento al Natale, attraverso interviste sulla piattaforma social di Facebook.

Noi della Famiglia Saveriana avevamo alle spalle l’esperienza della primavera precedente. In una sera di Ottobre abbiamo pensato di compiere un cammino che ci preparasse durante l’Avvento alla venuta di Gesù, per portare le persone a fermarsi un momento e tornare al concetto vero ed essenziale del Natale, ormai troppo spesso soppiantato da una visione consumistica, fatta di regali, panettoni e spumanti… per non parlare della presenza sempre più ingombrante di quel vecchietto in calzamaglia rossa e  slitta…..BASTA!  Abbiamo pensato di tornare a parlare del festeggiato del Natale, della sua dolce mamma e del suo preoccupato papà terreno, dei pastori  che lo vanno a trovare, degli abitanti che lo ignorano e dei Re che lo vanno ad adorare. Ci siamo lasciati guidare dal racconto della venuta al mondo di Gesù come se fosse una storia……“C’era una volta, in un piccolo villaggio dellaGalilea, una giovane donna……” seguendo poi il racconto dal Vangelo di Luca e immaginandoci il presepe che ogni casa dovrebbe avere per ricordarci il vero Natale. Non volevamo il sermone del biblista di turno, la catechesi parrocchiale….

Volevamo provocare in senso buono, volevamo sottolineare come, ancora oggi, è possibile trovare una giovane donna che dice il suo sì incondizionato a Dio, come ci siano uomini che cambiano la loro vita fidandosi di Cristo. Volevamo fare conoscere l’esperienza di chi non ha chiuso le porte all’accoglienza come fecero gli albergatori di Betlemme, donando invece un’umile e confortevole stalla a chi oggi è in difficoltà.

Ancora oggi ci sono i pastori, gli ultimi della società che tutti scartano, i carcerati, che invece sono i primi ai quali è annunciata la buona novella.

I Magi dell’epoca moderna riconoscono nei senza fissa dimora il volto di Dio e quindi si prostrano donando loro i doni dell’accoglienza, della dignità e del servizio. Lo scopo delle nostre interviste è stato quello di dire che possiamo vivere lo spirito natalizio tutti i giorni, nel nostro quotidiano.

Come in una storia abbiamo raccontato la storia di Suor Marta, che ha accolto l’invito con il suo Si.

Gli studenti saveriani e il diacono Jean Paul ci hanno raccontato come sono cambiati i loro progetti decidendo di fidarsi di Dio. Siamo entrati nelle capanne di Beatrice, Fabrizio e di Angela che in maniera diversa, stanno dando accoglienza. A volte le capanne sono accoglienti quando sono piene di amore fraterno, slegato da pregiudizi. Potevano essere gli albergatori e dire “Non c’è posto, siamo pieni”. Invece hanno detto “Entrate, aggiungiamo un posto a tavola, condividiamo. Entrate perché siamo pieni. Pieni di amore”. Paolo e Annapaola ci hanno portato nelle carceri ad incontrare i pastori, giunti lì, in quel luogo perché hanno sbagliato, ma ai quali deve essere data la possibilità di cambiare. Lo dice l’Angelo ai pastori. Per voi è nato il Salvatore. Gli amici di Desio e di Salerno ci hanno raccontato dell’accoglienza dei senza fissa dimora. Qui, in queste circostanze i ruoli dei Re Magi si mischiano, perché i doni che si ricevono vengono da entrambi. I volontari oggi sono re, domani lo saranno gli ospiti, perché gli uni donano tempo, competenze, accoglienza, gli altri donano racconti, debolezze, problemi che diventano poi di tutti.

E’ stato un bellissimo percorso. La cosa più bella è stata che, nella preparazione di queste chiacchierate, ho avuto la possibilità di fermarmi e leggere i passi del Vangelo come non lo avevo mai fatto, facendo un percorso personale a ritroso. Mi sono trovato a guardare il presepe non come un insieme di statuine, ma come specchio della realtà. La ricchezza di questi incontri è stato che in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo, nel quale sembrava che dovessimo perdere il senso del Natale (sono pazzi, come faremo a non abbuffarci come maiali assieme a tutti i parenti!!!) io ho ritrovato il senso del Natale tutto nella sua pienezza. Che bello sapere che ogni giorno può essere  Natale!

Matteo

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