Il Laicato Saveriano è una famiglia di missionari laici che partecipa al carisma della grande famiglia dei missionari saveriani.
Nascita del Laicato Saveriano
La storia del laicato in Italia è cominciata agi inizi degli anni 90’La Provincia italiana dei Padri Saveriani rifletteva sulla presenza di molti giovani che per anni avevano partecipato ai gruppi nelle case saveriane e che ormai adulti volevano continuare a vivere la spiritualità di San Guido Conforti. Radunarono in un’esperienza estiva di vita comunitaria un gruppo di adulti che cominciò a riflettere sulla possibilità di dare vita al laicato.
Requisiti del “laico Saveriano”
Per diventare laici è necessario far parte di un gruppo che fa un percorso di formazione e si attiva nel realizzare l’animazione missionaria con i padri della Casa locale. Ma ciò che conta è che si riconoscono nel carisma di San Guido Conforti e lo vivano in maniera laicale, vivendo il battesimo nella vita quotidiana in Italia o andando in missione. Ciò che conta è avere la missione nel cuore anche se alcuni riescono a partire e altri no
Le attività laici saveriani
Affiancano i padri nell’animazione missionaria nelle parrocchie, nei gruppi presenti nelle case saveriane e in altre manifestazioni missionarie sul territorio.
Hanno aperto progetti di missione con la presenza di laici In Africa, Asia ed in Amarica Latina.
Dal 2004 una coppia di laici saveriani vive, insieme ad altre persone anche di fedi diverse, in una piccola comunità a Parma, definita “Fraternità missionaria,” In Fraternità si vive in modo semplice: la preghiera, il lavoro, uno stile di vita semplice, l’accoglienza di persone in difficoltà, caratterizzano questo luogo che vuole essere soprattutto un piccolo segno in cui la dimensione della vita comunitaria e la condivisione con chi fa fatica a vivere, sono gli elementi fondamentali per cercare di vivere lo stile di famiglia in Cristo.
Nei luoghi dove sono presenti i gruppi ,forte è la collaborazioni con le comunità straniere.Sono promotori di incontri di amicizia e scambi culturali ed antireligiosi Da vari anni lavorano su problemi legati alla intercultura anche attraverso mostre che si rinnovano ogni anno e che si presentano in varie parti d’italia coinvolgendo innanzitutto le scuole. La sensibilità verso lo “sraniero” e l”ultimo” ci ha permesso di aprire 2 esperienze di accoglienza notturna di senza dimora.
Si accompagnano le attività con la preghiera e la formazione.
Il legame tra i diversi gruppi in Italia
Ci si incontra due volte l’anno in convivenze (una estiva e l’altra invernale), c’è un piccolo giornale interno intitolato Agenda dove ogni gruppo si racconta ed inviato on line anche agli amici del laicato. il laicato è organizzato come una ONLUS per consentire di organizzare progetti in missione e iniziative in Italia. Ci riuniamo in assemblea per decidere sulle linee generali poi si demanda al Consiglio, formato da sei laici dei quali uno funge da presidente, di organizzare il lavoro e riflettere sugli impegni presi. I consiglieri provengono dai diversi gruppi presenti in Italia e viene eletto ogni tre anni in Assemblea.
Le difficoltà
Il cammino iniziale non è stato facile, abbiamo dovuto capire come incarnare il messaggio di San Guido Maria Conforti, fondatore dei Saveriani; in maniera laica, come relazionarci con i padri per crescere nella corresponsabilità delle azioni e degli intenti. Al principio è stato pure faticoso intendersi ed accogliersi tra i gruppi, che vivendo a distanza avevano abitudini e mentalità diverse. La conoscenza e la preghiera ci ha permesso di superare molti ostacoli.