Cari fratellini,
nel pomeriggio partiremo per il rientro, ma volevamo farvi partecipi della seconda parte del nostro viaggio, qui in Burundi.
Innanzitutto l’accoglienza, sempre attenta, generosa, come in famiglia. Già all’arrivo siamo sti accolti da P. Gabriele, con un emozionante “felicissimi di vedervi”. In particolare P. Modesto, ormai Burundese visti i suoi 80 anni passati prevalentemente qui, di una cordialità e di un’attenzione ammirevoli. Vuole conoscere meglio il laicato e quando verrà in Italia per il congedo vuole partecipare ad una convivenza.
Certo qui la vita è diversa: strade asfaltate, acqua senza limiti, corrente elettrica ecc.. Ma basta uscire e comminare un po’ in quartiere per ritrovare l’Africa che conosciamo, con le bancarelle, la gente, il chiasso.
P. Mario Pulcini, che ci ha chiesto di venire, aveva organizzato per sabato e domenica una due giorni con una trentina di laici burundesi, già impegnati nelle parrocchie sia nella catechesi che nel sociale. Per fortuna c’erano con noi due Laici congolesi che ci hanno aiutato a presentare il laicato. Abbiamo insistito molto sull’aspetto vocazionale e sull’autonomia, anche su consiglio dei padri di qui, per evitare fraintendimenti….
Alla fine sono stati individuati alcuni laici che faranno da coordinamento provvisorio, in attesa di una maggiore definizione del percorso. Ci sono sembrate comunque delle “belle persone” con un grande desiderio di incominciare ad impegnarsi davvero. Inutile dire che qui non mancano spazi per un impegno missionario.
Lunedì sera poi nel santuario costruito sulla casa dove hanno vissuto e sono state uccise le sorelle saveriane, abbiamo partecipato ad un altro incontro del gruppo legato alla parrocchia di Kamenge, dopo aver visitato il “famoso” Centre jeunnes Kamenge fondato è gestito per tanto tempo da P. Claudio Marano.
È stato un momento di preghiera emozionante, sia per il luogo dove ci trovavamo sia per l’intensità e la partecipazione di tutti
Nei due giorni successivi abbiamo fatto un po’ i turisti, approfittando di P. Modesto che ci ha portato a visitare i luoghi più interessanti della città. Purtroppo ha inserito nei percorsi anche negozi di artigianato, con grande soddisfazione di Giovanna e un po’ meno per me.
Anche qui, come in Congo e in Bangladesh, in tanti ci chiedono missionari laici, che potrebbero inserirsi facilmente e con profitto….
Come ogni volta alla fine di questi viaggi rimane una grande carica, perché si tocca con mano la ricchezza, la bellezza, la gioia della missione: davvero vale la pena appena possibile ritornare e condividere con questi nostri fratelli.
Paolo e Giovanna
con i Laici a Bujumbura
