UNA “SECONDA MANO” PER LA MISSIONE IL PROGETTO 2ND HAND SOLIDALE, TARGATO SALERNO

Marta ci racconta come è nato, perché e in cosa consiste questo interessante e originale progetto che coniuga cultura ambientale, rispetto del creato e missionari età coinvolgendo i giovani.

Nasce a Salerno una nuova realtà, un nuovo gruppo, chiamato 2ND HAND SOLIDALE, che si mobilita per dar vita ad una modalità partecipata e creativa, capace di varcare anche i confini cittadini, per sostenere economicamente un progetto missionario legato alla realtà saveriana e diffondere “forme intelligenti di riutilizzo” per proteggere l’ambiente, così come Papa Francesco, nella sua Enciclica Laudato si’, invita a fare (LS 192). Un gruppo di ragazzi/e, che ha vissuto per tanti anni i cammini formativi presso la Casa Saveriana di Salerno, ha messo in campo talenti, competenze ed inventiva, elaborando, in tempo di pandemia, questo progetto solidale che ha già ricevuto appoggio ed elogi. Si tratta di un’attività di servizio locale che, al tempo stesso, aiuta a mantenere vivo lo slancio missionario oltre i confini, verso quelle esperienze di missione che vedono impegnati molti di quei missionari che hanno conosciuto negli anni. Al contempo, il progetto consente loro di coltivare il sogno di un futuro migliore per tutti, partendo dal fare qualcosa di utile secondo il linguaggio dei giovani della cosiddetta Generazione Z. Questo progetto promuove la sostenibilità ambientale, in piena sintonia con il Goal 12 dell’Agenda 2030 ONU per lo Sviluppo sostenibile. La sostenibilità del second hand risiede nella scelta di un acquisto in meno di un capo nuovo, allungando la vita a ciò che già c’è; è stato così intravisto nel vestiario usato (per anni raccolto ai campi lavoro estivi e ancora donato da chi non ne fa più uso, favorendo la liberazione dal superfluo), una risorsa da non sprecare, per cui si è pensato di proporre la vendita di quei capi che, secondo il codice di stile adottato, rispondono a quei parametri che li rendono ancora appetibili sul mercato. Il progetto è nato dopo aver osservato i bisogni di tutti, in questo tempo post pandemico ed è stato tessuto un filo di relazione tra cardini ritenuti importanti:1) la possibilità di risparmiare; 2) promuovere la second hand come un modo intelligente di fare economia; 3) rendere molti oggetti più accessibili; 4) incentivare la second hand, il cui primo driver di acquisto corrisponde al riuso e alla lotta contro gli sprechi.

Il tutto avviene attraverso l’utilizzo di alcune piattaforme digitali ed app, e di profili social per diffondere le informazioni. La vendita del capo di abbigliamento diviene inoltre l’occasione per un’azione di sensibilizzazione, mediante la presenza, nel pacco contenente l’acquisto, di un segnalibro multilingua, appositamente ideato, esplicativo di dati scientifici che enunciano come i comportamenti virtuosi messi in pratica possano rendere la moda più amica dell’ambiente e fare del bene al creato.

Il 30 aprile scorso, la proposta di questa nuova progettualità è stata presentata con un incontro ai Saveriani di Salerno e, dopo un riscontro positivo, in data 14 maggio è stato caricato il primo guardaroba virtuale. “Vestire vintage o second-hand è ora un fenomeno culturale, una scelta di stile che crea positivo impatto ambientale e dilata i suoi effetti se l’acquisto è collegato ad azioni di sostegno e di sviluppo nei paesi più svantaggiati: 2ND HAND SOLIDALE sostiene la Xaverian House, casa per bambini nel villaggio di MaeKlong Mai in Thailandia, dove opera Padre Alessio Crippa, sx” sottolineano Caterina e Noemi nella presentazione del progetto. Il gruppo fondante, composto da 11 giovani ventenni, ha subito stretto relazioni nuove e partnership con altri giovani coi quali sperimentare pratiche di ecologia integrale e perseguire il modello di economia circolare, disapprovando la cultura dello scarto, che colpisce tanto gli esseri umani esclusi quanto le cose che si trasformano velocemente in spazzatura.

Il gruppo 2ND HAND SOLIDALE ha già preso parte alla tappa locale (Castiglione del Genovesi – SA) del pre Festival dell’Economia Civile, conquistando l’invito alla partecipazione all’evento principale di Firenze, e si prepara a dare testimonianza al Festival della Missione di Milano. “Scegliere la seconda mano è una modalità per contribuire ad un futuro più sostenibile. Cosa c’è di bello? È un modo incredibilmente divertente di fare del bene: al pianeta, agli altri, a se stessi. Se non hai mai comprato usato, metti da parte le tue paure: è il momento di cominciare.”

Marta Chiaradonna

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