Franca e Patrick sono sono partiti !

Franca e Patrick partono! Dopo tanto tanto tempo, dopo tante aspettative frustrate è arrivato, finalmente, il tempo di raggiungere il Bangladesh!

E’ stato anche un lungo ed inteso lavoro di condivisione e relazioni che il Consiglio e l’Equipe Bangladesh hanno compiuto in questi mesi.

Sono stati mesi, infatti, in cui si sono costruiti o ripresi i contatti con i padri della Regione bengalese e con il direttore del Centro Missionario della diocesi di Parma che abbiamo anche incontrato a settembre in Casa Madre saveriana.

 

Sono stati messi in contatto il Vescovo della diocesi di Khulna con il vescovo della diocesi di Parma, per poter firmare una convenzione che ha permesso, fra l’altro, l’attivazione dell’assicurazione sanitaria e contributiva da parte della CEI.

Per affrontare anche parte dell’aspetto economico, si è firmata una convenzione fra la nostra associazione e la ONG ‘Nuovi spazi a servire’ di Bergamo. Questa ha presentato al Ministero un progetto che, a fine giugno è stato approvato ed ha permesso, fra l’altro, a Franca di chiedere l’aspettativa alla sua Azienda per i tre anni di permanenza in missione.

La presenza di Franca e Patrick in terra bengalese sarà concentrata soprattutto nelle zone dove opera il saveriano p. Luigi Paggi. In particolare sarà compito di Franca andare nei villaggi per fare lo screening della lebbra, della TBC e della talassemia.

Patrick l’accompagnerà principalmente con un ruolo di mediatore linguistico e culturale ma anche per risolvere le questioni concrete che dovessero presentarsi nell’organizzazione del lavoro. Importante sarà anche la formazione di personale locale che sia in grado di fare autonomamente screening sulla lebbra ed informazione sulla talassemia nelle scuole e nei gruppi tribali. L’obiettivo è quello di dare una continuità terapeutica nei luoghi più periferici, attivando dei presidi medici. Il riferimento territoriale per questi aspetti sanitari sarà l’ospedale di Khulna dove suor Roberta Pignone, missionaria lombarda del PIME, lavora da anni.

Il contesto dove opereranno sarà quello della regione delle Sundarbans, area del grande delta del Gange. Qui vive la popolazione dei Munda una fra le comunità tribali più povere e trascurate della zona. Nella scala sociale del popolo bengalese, infatti, il posto dei gruppi tribali, fra cui i Munda, è al di sotto degli “Intoccabili”. Subiscono quindi forti discriminazioni e per questo anche quando raggiungono i pochi Centri Sanitari del sottodistretto (upazila), vengono accolti con diffidenza o addirittura respinti, tanto che questo sembra anche essere il motivo principale dell’alto tasso di mortalità tra le donne Munda al momento del parto. Un’ ulteriore problematica di salute è rappresentata dal fatto che molti malati rientrano al villaggio interrompendo le cure prima del termine, con possibili ricadute e contagi. Tale comportamento è legato sia al bisogno di garantire un reddito alla famiglia sia alle distanze fra luoghi di cura e zone di residenza. Inoltre questa popolazione deve essere adeguatamente sensibilizzata affinché si affidino alle cure istituzionali, poiché abitualmente tendono ad indirizzarsi verso le cure tradizionali dei Kabiraj (“medici” ayurvedici). Anche nella città di Khulna, capoluogo della zona, esistono diversi slum, dove gravi carenze igieniche e alimentari sono la normalità comportando il diffondersi di diverse malattie.

Come si accennava, Franca e Patrick vivranno nella missione di padre Paggi. Per accoglierli padre Luigi si sta occupando di risistemare la casa e gli spazi dove abiteranno e a far montare un filtro per desalinizzare l’acqua. Nella casa saveriana e nelle case vicine, infatti, non vi è l’acqua dolce; gli abitanti del villaggio aspettano la pioggia, per raccoglierla e berla. Inoltre il cambiamento climatico fa sentire i sui effetti anche lì e negli ultimi mesi ha piovuto poco. Il filtro permetterebbe di avere acqua potabile con continuità.

Franca e Patrick hanno ricevuto il mandato missionario della propria diocesi durante una suggestiva veglia nella chiesa del Sacro Cuore il 25 ottobre e hanno avuto il crocefisso dalle mani vescovo di Parma Enrico Solmi.

La loro partenza permette alla nostra famiglia laicale di avere una nuova ed arricchente esperienza missionaria. Sono partiti il 3 novembre, li accompagniamo con il nostro affetto e nella preghiera.

 

Alberto Chiappari

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