Il grido della terra : mostra saveriana a scuola

Da tempo la Terra conosce molte sofferenze. Noi la stiamo sottoponendo a troppo stress inquinando l’atmosfera, surriscaldandola e avvelenando gli oceani. Ha troppe cose da cui guarire per poterlo fare da sola!!    Perciò è tempo di incominciare a pensare, agire…pensare   che la Terra non è solo l’ambiente in cui viviamo ma fa parte di noi e occorre prendersene cura.

Con questo appello appassionato e straordinariamente attuale contenuto nell’Enciclica ”Laudato si” papa Francesco si rivolge a ogni persona che abita il pianeta. Egli invita grandi e piccoli a sentirsi responsabili di quanto succede e a cambiare abitudini. Ma lo sguardo della cura è quello che più ci introduce nel pensiero del Papa che cosi ci sollecita” Se ci prendiamo cura della natura, la natura si prende cura di noi”. Ed è proprio “La cura della casa comune” il sottotitolo dell’ Enciclica e la titolazione data alla mostra curata dall’EMI che padri e laici missionari saveriani hanno proposto all’Istituto Superiore” S. Caterina” di Salerno dall’ 8 al 12 aprile di quest’anno. La mostra , che si articola in 12 pannelli espositivi e che costituisce un valido percorso di conoscenza dell’ Enciclica di papa Francesco, è stata vissuta dai proponenti come un’azione di responsabilità   nei confronti dei giovani , responsabilità di informare e di informarsi ma soprattutto come momento privilegiato per ascoltarli e per far emergere le loro speranze legate anche ad una nuova relazione tra l’essere umano e la natura.

In concreto nei cinque giorni di presenza nell’Istituto “S. Caterina” nell’arco di due ore della giornata scolastica alcuni padri e laici missionari saveriani hanno guidato un gruppo ristretto di studenti nella visita ai pannelli espositivi disposti nell’atrio dell’ Istituto poi, in una sala predisposta, hanno proposto la visione di un documentario riguardante il problema dei rifiuti in Campania. Successivamente con domande orientanti hanno aiutato i giovani ad esprimere le loro sensazioni, riflessioni e comportamenti quotidiani inerenti alla difesa e salvaguardia dell’ambiente. A conclusione sono state consegnate agli studenti presenti agli incontri delle cartoline illustrate contenenti la descrizione di gesti quotidiani da praticare per ridurre lo spreco alimentare, lo spreco dell’acqua, l’inquinamento dell’aria e del suolo.

Nonostante i limiti che pure non sono mancati nell’organizzazione di questi momenti a scuola, l’esperienza con i giovani è stata ricca di sollecitazioni e aperture , apertura sicuramente al mondo della missione quando quel martedi’ di aprile uno studente annoiato e distratto dal solito cellulare, entrando nella sala incuriosito dalla presenza di un padre missionario lo ha sollecitato a parlare. Cosi lui e gli altri lo hanno ascoltato e Padre Claudio ha raccontato del Burundi ,della sua vita da missionario tra i giovani africani.

Quel giorno dunque al grido della Terra che soffre per le sue ferite si è dato attenzione alle sofferenze di chi vive l’odio razziale, l’ impoverimento……    Integrazioni, interconnessioni queste che nelle discussioni sull’ambiente sono care a papa Francesco, che, come Francesco d’Assisi ,con il suo amore per le meraviglie del Creato” la casa comune” lancia a tutti, cristiani e non cristiani di oggi, una grande sfida prima di tutto culturale.

Angela Marano

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