Il profumo…. quello spreco inutile.
È l’ambito di riflessione in cui ci ha condotto la sorella saveriana Antonella Del Grasso nella serata dello scorso 14 marzo. Si parla dell’unzione a Betania (Mc 14,1_11). È stato un breve momento partecipato da un piccolo gruppo rappresentativo della famiglia carismatica saveriana, momento breve, ma intenso “Dove due o tre sono uniti nel mio nome, io sarò con loro”… e questo tutti lo abbiamo presto avvertito.
La cornice nella quale l’evangelista Marco inquadra la sua narrazione è cupa: Gesù, braccato dai potenti che lo vogliono uccidere, è a casa di Simone il lebbroso, ma il quadro è luminoso ed evidenzia come Lui stesso abbia necessità di essere consolato. La protagonista è una donna che versa olio profumato sul capo di Gesù. (300 denari il suo valore contro i 30 denari prezzo del tradimento di Giuda).
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Perché non si sprecasse nemmeno una goccia, rompe il prezioso vasetto di alabastro. La condivisione ci ha portato a considerare come anche Gesù abbia effuso il suo sangue fino all’ultima goccia offrendo il suo corpo ai numerosi tormenti fino alla croce.
La donna destina il suo dono alla persona amata, ma il profumo che si espande gratifica e allarga il cuore di tutti. È l’amore misericordioso del Padre che non esclude nessuno e ci incoraggia ad essere diffusori di gioia e di vita.
Le nostre sono poche spigolature gettate alla rinfusa che non pretendono di fare una cronaca dell’incontro, ma di trasmettere alcune emozioni che restano nel cuore al di là del tempo e dei contesti.
Rosina e Luciano