Festa dei popoli 2021 a Desio : Avere Cura !

Domenica 23 maggio si è tenuta la tradizionale Festa dei Popoli di Desio, che quest’anno ha visto come evento unico la celebrazione dell’Eucarestia nella parrocchia di San Giovanni Battista. La S. Messa è stata celebrata da Don Gianni Cesena, parroco della parrocchia Santi Siro e Materno con tutti i Padri Missionari Saveriani della casa di Desio ed è stata abilmente animata dal coro multiculturale Alikya. È stato un momento di condivisione in presenza (finalmente!!)  molto intenso…veramente L’Eucarestia è l’essenziale che ci aiuta a trovare forza e slancio per ricominciare. Qui sotto vi propongo una riflessione scritta per l’apertura della celebrazione sul tema scelto “Avere Cura”. 

 

Avere cura della propria e dell’altrui esistenza fonda le sue radici nella relazione con sé stessi e con gli altri e risponde alle nostre più profonde pulsioni umane di bene. Pensiamo a quante parole contengono la parola “cura”: il parroco veniva definito “curato”, gli ospedali sono case di cura, così come anche nella parola che tanto oggi usiamo “si-curezza” riecheggia la semantica di questo valore e bisogno.

L’emergenza sanitaria che ci ha travolto ci ha fatto ancor più toccare con mano quanto l’avere cura si profila nei termini di una pratica, un’azione in cui le emozioni e i bisogni prendono forma. Ecco quindi che, seppur nel  buio della mancata conoscenza professionale  del virus, i medici e sanitari si sono presi cura  delle persone colpite, i ricercatori hanno unito  la loro scienza nel trovare una cura, e oggi in  cui iniziamo a vedere spiragli di uscire da questa  crisi, non possiamo non pensare alle cicatrici  che tutto questo ha lasciato, per cui oggi  a richiedere cura è l’anima delle persone che  hanno perso i loro cari, di chi si trova ad affrontare  difficoltà lavorative ed economiche e  di chi come gli adolescenti si sono sentiti deturpati  di un deturpati di un tempo prezioso della loro giovinezza.

Tutto questo non può, come uomini e donne di   fede, come cristiani che in spirito missionario   ci sentiamo parte dell’intera famiglia umana,   lasciarci indifferenti. È tempo di sentire crescere   in noi la volontà di assumersi l’impegno e la responsabilità della CURA e della CUSTODIA   del mondo in cui viviamo.   Come ci suggerisce Papa Francesco nel messaggio   del primo giorno dell’anno, è necessario   costruire “la cultura della cura come percorso   di pace”, cultura della cura per debellare la   cultura dell’indifferenza, dello scarto e dello   scontro, oggi spesso prevalente.

Cura del bene comune, della dignità e del bene   di tutti; Cura del creato, la nostra casa comune che   non può essere disconnessa dalla ricerca di   benessere e di pace.   Cura della “carità di Cristo”, ispirazione che ci   ha lasciato San Guido Maria Conforti, che   spinge come forza propulsiva a far conoscere amare Cristo a tutti, finché si faccia del   mondo una sola famiglia.

Oggi quindi ripartiamo da qui, dalla Festa dei   Popoli, che da tanti anni ci ha riunito intorno   alla casa e famiglia Saveriana e che per tanti   di noi è stata ed è essa stessa una cura per la   nostra fede. E, ripartiamo da noi come comunità   riunita nell’Eucarestia del Signore, per essere   noi stessi, fuori da qui, pane spezzato e   calice condiviso.   Ci guidi in questo coraggioso cammino Maria, madre di tutti i popoli e Madre di speranza, perché ci aiuti a fidarci in ogni nostro passo   del Signore e a essere missionari dell’Amore   che ha cura di ogni fratello.

 

Mariele

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