dai laici Saveriani del Mexico

Abbiamo tratto questo articolo dal sito dei Saveriani del Mexico

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Se abbiamo un cuore aperto e siamo disposti ad essere gli strumenti di Dio, sono le piccole azioni che ci permettono di continuare a vivere e costruire questa famiglia universale in Gesù Cristo. Ci auguriamo che le seguenti testimonianze siano di grande ispirazione per tutti.

Mons. Conforti ci invita a costruire la fraternità attraverso la preghiera ea trasmetterla attraverso l’annuncio al prossimo. Ricordo che, durante un’attività di consegna di generi alimentari, ci siamo presi un momento per dire una piccola preghiera prima di iniziare. Noi eravamo quelli che ricevevano le dispense, quelli che organizzavano la consegna e noi. Ci siamo guardati direttamente negli occhi (perché con le mascherine non c’è altra opzione) e ci siamo riconosciuti come fratelli. Eravamo grati di incontrarci, di avere l’opportunità di condividere e ricordare coloro che non c’erano o che per qualche motivo hanno sofferto. Abbiamo finito e se avessimo potuto, ci saremmo abbracciati. È stato quel momento, spontaneo e semplice, in cui ho potuto riconoscere il senso tangibile della fraternità, e quello di poter riconoscere e ricevere Dio nel prossimo.

Marcela De la Fuente

All’interno del gruppo di laici CDMX, sono stupito di vedere che, nonostante si conoscano da poco tempo, si amano e si apprezzano come una famiglia. Di fronte a qualche attività programmata, ognuno si sostiene, dà il meglio di sé e si sente parte di essa, ha sempre nella mente e nel cuore che ciò che fa è perché Cristo sia conosciuto e amato da tutti, così come Egli ha desiderato e cercato .il nostro fondatore.

In comunione con la comunità teologica, è da ammirare la grande donazione e collaborazione con cui sono state integrate in alcune attività, e come dalla sua semplicità e possibilità, metta in pratica il suo essere missionario, e dalla sua Come laici, si preoccupano continuamente di continuare a diffondere la Buona Novella di Cristo con le parole e con i fatti ovunque si trovi ciascuno di loro.

Roberto Vega Juarez SX

Il primo giorno nella casa di Teologia, mi sono avvicinato timidamente alla porta perché non sapevo di essere nel posto giusto. Mi sono imbattuto in uno dei miei fratelli che, senza conoscermi in anticipo, mi ha accolto come se fossimo amici da sempre. Da allora, innumerevoli volte ho sperimentato lo spirito di famiglia e vedo che deriva dall’apprezzamento e dal rispetto degli altri per essere figli di Dio. I miei fratelli, consacrati e del gruppo laicale, non perdono mai di vista la dignità della persona, sono sensibili alle diverse realtà in cui vivono, ma soprattutto le rispettano e le apprezzano perché sono figli di Dio. Quella fraternità mi ispira ad andare incontro agli altri con questa visione di fraternità, perché mi sembra un modo per rendere evidente l’amore di Dio tra le persone intorno a me.

Lidia Gil.

Conservare e condividere questo dono richiede il nostro sforzo consapevole e costante, pertanto Mons. Conforti ci ha lasciato una guida chiara che non dobbiamo dimenticare:

«Ciascuno, da parte sua, si adopera diligentemente per preservare il vincolo di questa santa unione, evitando tutto ciò che potrebbe indebolirla. Reprimere l’egoismo individuale, lo spirito di censura e pettegolezzo, la tendenza alle liti e alle singolarità, la mania di mettersi in mostra ed eccellere in tutto. Tutto deve essere generosamente sacrificato sull’altare dell’armonia fraterna, che rende piacevole la convivenza e consolida e fa prosperare le istituzioni».

Che sia conosciuto e amato da tutti, nostro Signore Gesù Cristo.

 

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