“Scarp “di Marzo L’Italia produce un esercito di clandestini

Sempre più richiedenti asilo stanno ricevendo il rigetto della loro domanda di protezione sia dalle commissioni sia dai tribunali in cui hanno presentato ricorso. Non hanno dubbi gli operatori che a Torino hanno dato vita alla rete SenzaAsilo, un movimento “dal basso” di denuncia e proposta sul problema dell’asilo e sulla deficitaria gestione del fenomeno migratorio. SenzaAsilo nasce dalla questione dei cosiddetti “doppi diniegati”, cioè richiedenti asilo che hanno ricevuto il rigetto della loro domanda di protezione sia dalle commissioni territoriali sia dai tribunali a cui hanno presentato ricorso. Molte di queste persone hanno realizzato percorsi di reale integrazione sociale e occupazionale, pe rpoi ritrovarsi di fatto in clandestinità. «Le storie sono emotivamente molto forti, legate a delle alchimie tra lavoratore e datore di lavoro – racconta Luca –. SenzaAsilo nasce dunque per creare forme di pressione «sia come operatori che affrontano queste contraddizioni sia come cittadini indignati verso una normativa che crea clandestinità e non riconosce i percorsi di integrazione». In poche settimane la campagna avviata a Torino si sta diffondendo sul territorio nazionale e sta collaborando con altre iniziative per i diritti dei migranti.
In Italia il percorso dei richiedenti protezione dipende dalla casualità: c’è differenza tra finire nel Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar), con percorsi più strutturati, o nei Centri di accoglienza straordinaria (Cas), che però accolgono ormai tre quarti delle persone; nell’ambito dei Cas esistono poi strutture dignitose e altre meno. La protezione umanitaria andrebbe elaborata maggiormente. Basterebbe guardare alla Svezia: se un richiedente asilo durante la richiesta ottiene un lavoro con garanzie di stabilità esce dal sistema dell’asilo ed entra nell’altro sistema.
Nel 2016 sono state presentate in Italia 123.482 richieste d’asilo, quasi raddoppiate in due anni. Essendo chiusa ogni possibilità di ingresso regolare in Italia il canale della protezione resta l’unico percorribile. «Un decreto orrendo – osserva Trucco – che peggiora ulteriormente la situazione e aumenterà la confusione. Si vuole dare un’immagine di rigore abbattendo i diritti delle persone.

Leggi tutto l,articolo http://www.blogdetenis.it/scarp-marzolitalia-produce-un-esercito-di-clandestini/

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *