Il piacere di incontrarsi : laici di Desio e di Udine
In continuità con la proposta dei padri di Udine e l’impegno preso dall’inizio dell’anno dal Laicato, anche noi “desiani” ci siamo ritagliati uno spazietto sul calendario e quindi, a metà marzo, armi e bagagli (e bimbi) siamo partiti alla volta delle lande nordestine.
L’obiettivo era conoscere e incontrare le famiglie che con padre Enzo hanno cominciato un percorso di conoscenza e approfondimento della spiritualità saveriana….ma non nascondiamo che l’obiettivo non tanto segreto anche se non esplicitato tra noi era anche trovare un po’ più di tempo per stare insieme come gruppo di Desio, intorno a una proposta che non solo ci apriva ad altri, ma ci interrogava su chi siamo e cosa portiamo come gruppo sia rispetto all’impegno concreto, sia rispetto all’incarnare le parole del Conforti nella nostra vita.
Dunque eccoci nella terra degli avi di Laura Baioni (!), che ci ha accolto nella casa della sua famiglia per la serata di sabato , raggiunti da Emanuela e Francesco. (P.S. Per chi fosse interessato, trovate la descrizione della casa di campagna Baioni nel numero di Bell’Italia di maggio, dedicato alle case di campagna di fine ottocento con ancora gli arredi d’epoca, nell’inserto in preparazione alla convivenza estiva del Laicato 2019).
Alla sera ci ha raggiunti p. Enzo per una condivisione che non era solo preparazione dell’incontro del giorno dopo ma davvero si è trasformata in uno scambio fraterno che ci permesso di prenderci un po’ di tempo per raccontarci, ricordare il passato e progettare un futuro ripensando il presente che stiamo vivendo come gruppo. Il giorno seguente l’incontro con le famiglie di Udine e dintorni, seguite dal padre Enzo e padre Andrea.
Abbiamo incontrato un gruppo di famiglie come noi, alcuni con una storia passata di formazione grazie ai cammini dei Missionari Saveriani, altre con meno assiduità agli ambienti missionari ma ugualmente impegnati nell’accoglienza attraverso l’affido familiare, altre ancora semplicemente in ascolto. Al termine dell’incontro, un pranzo semplice in fraternità tra tutti noi e i padri della comunità di Udine, che ci hanno accolto con calore e cordialità.
Queste poche righe ovviamente non vogliono riassumere i contenuti dell’incontro ma ci terrei a sottolineare alcuni aspetti che ci hanno fatto pensare e direi sono il risultato delle riflessioni di questi brevi due giorni: – rispetto al gruppo di famiglie incontrato, la certezza che pur nella chiarezza di ciò che è o dovrebbe essere il Laicato, la cosa più importante è per noi vivere nella nostra quotidianità personale e familiare l’essere missionari, effettuando delle scelte che incarnano l’ideale di “Fare del mondo una sola famiglia in Cristo”
Queste scelte di impegno possono essere conciliate con la vita familiare, che ne trae ricchezza e non si impoverisce. (Per Stefano mio marito è opportuna una precisazione: con le dovute tempistiche dedicate all’una e all’altra cosa!)
– rispetto al nostro gruppo: uscire dal nostro territorio e doverci “presentare” ad altri ci ha dato la possibilità di riflettere su di noi, di unirci di più in un pensiero che tenga insieme in modo armonico le nostre differenze, i pregi e i limiti delle nostre modalità di stare insieme e leggere la realtà che viviamo sia come singoli o famiglie sia come gruppo laicale Un grande Grazie quindi va ai padri di Udine, alle famiglie che ci hanno accolti e ascoltati, a Laura per l’accoglienza e…arrivederci alla convivenza estiva!
Serena
L’incontro con altre persone e altre realtà di vita è sempre una preziosa occasione di crescita personale e un arricchimento oltre che umano anche spirituale.
E’ stato un piacere quindi domenica 17 marzo poter passare una mattinata insieme al gruppo dei laici saveriani di Desio accompagnati anche da Emanuela e Francesco di Vicenza, tutti giunti a Udine nella casa di via Monte San Michele in occasione di uno degli incontri del percorso di avvicinamento alla realtà e al carisma saveriani proposti ad alcune famiglie e singoli di Udine e dintorni.
Dopo un momento di conoscenza reciproca gli amici di Desio ci hanno raccontato la loro storia, partendo dallo spirito che ha guidato e animato la loro scelta, lo spirito di mons. Conforti ovvero la volontà di “fare del mondo una sola famiglia”.
Questo spirito tutti loro l’hanno concretamente percepito nell’incontro personale con vari Padri saveriani, con i quali hanno condiviso esperienze e momenti di vita che li ha portati a sentirsi proprio parte di questa famiglia, la famiglia saveriana. Loro stessi dicono oggi di sentirsi in famiglia tra loro, pur provenendo da realtà diverse, pur avendo ognuno la propria vita personale, professionale, parrocchiale. Ciò che ti fa sentire in famiglia e fa la differenza rispetto ad altri tipi di esperienze è il fatto di sentirsi sempre accolti e voluti bene, così come siamo, stimati e considerati comunque e in ogni momento.
Essere accolti così porta ad accogliere, porta a voler condividere il dono dell’essere amati, porta a sentire l’altro innanzitutto come fratello Da qui la loro scelta di far parte della famiglia dei laici saveriani.
Con vivacità e linearità ci hanno illustrato sia la realtà del laicato in generale a livello italiano sia l’impegno nella loro zona di Desio soprattutto su due fronti: il dormitorio notturno e il dialogo interreligioso con la comunità pakistana.
Abbiamo ascoltato con piacere le loro esperienze sul campo, gli aneddoti, visto fotografie… tanto che la mattina è volata. La S. Messa presieduta da P. Enzo e partecipata animatamente dai nostri bambini ha concluso il nostro incontro.
E’ seguito poi il pranzo conviviale durante il quale abbiamo potuto approfondire la nostra conoscenza, scambiarci impressioni e suggestioni, prima di salutarci! Grazie di cuore agli amici per la testimonianza e il tempo che ci hanno regalato, prezioso contributo nella ricerca della nostra vocazione e della nostra personale modalità di realizzazione di quello spirito di accoglienza che soffia e ci interpella anche nella nostra realtà friulana.