Salerno/ accoglienza notturna dei senza dimora: una serata migliore !

Buongiorno amici. Ieri sera è stata una serata migliore. Si è percepito sin dal cancello (Nota redattore :il luogo di ritrovo). Sergio alla richiesta di Giorgio se avevano qualcosa da mettere in busta (è la richiesta di depositare i bricchi o le bottiglie di alcol) ha usato un’espressione che ora non ricordo bene ma che significava “no, da adesso no, non più “. Ho avuto la sensazione che volesse dire dopo quello che è successo proveremo a porci diversamente la sera al dormitorio.

Nel dormitorio qualcuno ha tenuto a sottolineare loro sono volontari, lasciano la famiglia per farci dormire.

Il ragazzo peruviano ha 29 anni, è dinamico, attivo, sempre sorridente, speriamo si conserva tale trovando un percorso diverso dalla strada. Non parla bene l’italiano ma si aiuta con il cellulare con un traduttore. È un parrucchiere/barbiere.

Giuseppe D. ci ha raccontato qualcosa di lui. Ha lavorato 35 anni presso una ditta del soccorso stradale. Il padre faceva il camionista per conto delle F. P. Ha 5 figli con 3 donne diverse, una di queste ha 30 anni e lavora a Firenze. Ha avuto, mi dice, problemi di alcol. Sorride mettendo a suo agio l’interlocutore.

Abbiamo scherzato con lui insieme agli altri.

Novità bella è stata anche che Giovanni l’indiano ha detto qualche parola. A Giorgio in auto ha raccontato diverse cose. Se non sbaglio ha 67 anni e 2 figli in India. Ha cominciato a ridere, a battere il 5 ed ha dormito nella stanza con tutti gli altri volontari.

Continuo a registrare piccoli gesti di solidarietà tra loro. Chi si presta una lametta, chi le ciabatte, chi un pantalone.

Ho pensato che raccontarci qualcosa consente di rafforzare i legami, tra noi e noi con loro.

 

Una buona giornata. Pietro Ravallese

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