L’«audace progetto»… il XVI Capitolo Generale dei Padri Saveriani “in comunione con i Laici Saveriani”

Fra i documenti  Del XVI Cpitolo Generale dei padri Saveriani troviamo quello dedicato a Laicato Saveriano intitolato:
“L’AUDACE PROGETTO” IN COMUNIONE CON I LAICI SAVERIANI
“I laici sono semplicemente l’immensa maggioranza del popolo di Dio.
Al lor o servizio c’è una minoranza: i ministri or dinati. È cresciuta la
coscienza dell’identità e della missione del laico nella Chiesa. Dispo-
niamo di un numer oso laicato, benché non sufciente, con un radicato
senso comunitario e una grande fedeltà all’impegno della carità, della
catechesi, della celebrazione della fede…” (EG 102).
Premessa
63. I sacramenti dell’iniziazione cristiana sono fondamento di ogni vocazione
secondo carismi diversi. L ’ annuncio del V angelo è la vocazione di tutti i cristiani.
La missione dei laici è di fondamentale importanza per la vita della Chiesa e la sua
chiamata ad evangelizzare il mondo intero.
64. È necessario sensibilizzare sempre di più i confratelli sulla realtà del mondo
dei laici, volontari, collaboratori e del Laicato saveriano che sono in comunione con
la nostra Famiglia Saveriana. È importante ribadire e precisare sempre di più il ruolo
e l’apporto dei laici nella missione ad gentes e nell’AMeV (cfr . RMX 85.2). Nelle
nostre Circoscrizioni, sono numerosi i laici che in modi diversi collaborano con noi
e condividono la chiamata ad essere discepoli missionari secondo il nostro carisma.
C’è una grande ricchezza di diversità che richiede di essere presa in considerazione
ed è importante ribadire quanto emerso dal XV CG che affermava la necessità di
collaborare con i laici (XV CG 21).
65. È fondamentale superare difcoltà e ostacoli che si possono incontrare
nell’ambito della collaborazione tra Saveriani e Laici saveriani, in vista di iniziare un
lavoro comune. “È tempo di lavorare insieme, è gioioso lavorare insieme, è costrut-
tivo lavorare insieme. Portiamo pazienza quando troviamo difcoltà di vario genere
che tentano di separare la nostra collaborazione. Sono momenti di debolezza, ma
l’intento non cambia. È un ideale che troverà molti ostacoli, ma non importa…”.
(P . Luigi Menegazzo, Saluto al Consiglio del Laicato saveriano dell’Italia, Roma, 12 Novem-
bre 2016)
66. A partire dalle relazioni delle varie Circoscrizioni e dai documenti saveriani,
riteniamo opportuno suddividere i laici in 2 categorie:
a) Laici collaboratori, associati, volontari e amici, GAMS, ex alunni saveriani, ecc.
Questo primo gruppo è rappresentato da tutti i laici che a diversi livelli collabo-
rano con i Saveriani, condividendo il nostro lavoro, sia nell’ambito dell’ AMeV ,
che nella missione ad extra. Si invitano tutte le Circoscrizioni a organizzare que-
sti gruppi anche in vista di un servizio missionario ad extra e che vada incontro
alle necessità di altre Circoscrizioni, impegnate nel campo del primo annuncio.
b) Laici saveriani
Per laici saveriani, intendiamo i membri di un laicato che condividono il carisma
del nostro fondatore, mantenendo la propria autonomia.
F ondamenti del Laicato saveriano
67. Il Laicato saveriano è una famiglia di missionari laici (singoli e coppie) che
sentono il desiderio di vivere la dimensione missionaria come vocazione là dove
ciascuno è chiamato a farlo e nella propria dimensione laicale.
68. Il Laicato saveriano partecipa al carisma saveriano, privilegiando l’essere
prima del fare, come impegno cristiano nel mondo, nella famiglia, nella professione,
nel servizio pastorale, nell’impegno per la pace, la giustizia e nei luoghi della mar –
ginalità sociale. Caratteristica dei laici è infatti quella di essere inseriti nel tessuto
sociale ed ecclesiale in cui vivono, impegnandosi come membri attivi della comuni-
tà locale, come uomini fra gli uomini.
69. Caratteristica del carisma saveriano è la missionarietà vissuta come itineran-
za evangelica ed effettiva partenza. Anche nel laico saveriano è presente la tensione
missionaria dell’ ad gentes, ad extra e ad vitam.
70. I laici saveriani mantengono la propria autonomia nella gestione, nell’orga-
nizzazione delle varie attività e nella loro struttura interna. Sono essi stessi i prota-
gonisti del loro cammino e dei processi di attuazione del carisma saveriano a partire
dalla loro specificità ( XIV CG c. 3).
.
71. Il Laicato saveriano collabora con i Saveriani sia nell’ambito dell’AMeV
che nel primo annuncio. In comunione con i Saveriani dello stesso territorio nel
quale sono presenti, fanno un cammino di confronto e ricerca per la realizzazione di
progetti comuni e di un servizio concreto ed efcace per la Chiesa che insieme sono
chiamati a servire.
72. Il XVII Capitolo Generale, mentre incoraggia tutti i Confratelli a rafforzare la
collaborazione tra il Laicato saveriano e la Congregazione, invita a tener conto dei
seguenti orientamenti:
A. Ogni Circoscrizione incarichi un confratello come referente del Lai-
cato saveriano (cfr . XIV CG c. 3) e come animatore delle comunità
perché si rafforzi la comunione con i laici saveriani.
B. Un consigliere della Direzione Generale si occupi di stimolare e co-
ordinare il lavoro che la Congregazione fa nel mondo con i laici,
volontari, collaboratori e il Laicato saveriano.
C. La Direzione Generale costituisca un’équipe per il Laicato saveriano,
formato da confratelli e laici, con la funzione di aiutare il consiglie-
re della Direzione Generale e favorire la comunione con i referenti
del laicato di ogni Circoscrizione. Primo compito di questa équipe è
quello di raccogliere le esperienze signicative di collaborazione tra
Saveriani e Laicato saveriano nelle nostre varie Circoscrizioni e di
aiutare i gruppi del Laicato ad interagire tra di loro.
D. Si invita la Direzione Generale ad elaborare, in dialogo con il Laica-
to, un V ademecum dove siano contemplati i termini e le modalità di
collaborazione tra i Saveriani e il Laicato saveriano.
E. Ogni Circoscrizione favorisca periodi di convivenza tra Saveriani e
Laici saveriani, in vista di una conoscenza reciproca più approfondita.
F. Si studi e si prenda in considerazione la possibilità di una presen-
za missionaria con comunità miste (Laici saveriani e Saveriani), là
dove la cultura e le circostanze lo permettano (cfr . RG 36.3).

 

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