Ieri un whatsapp sul gruppo Laicato saveriano: “Salve laici, questa sera, dalle 19,30 in poi, attendiamo vostra gioiosa presenza a casa di Luciano e Rosina per preparare i fiori di carta che addobberanno il palco della festa dei popoli…..”
Io leggo e dopo un po’ leggo la risposta di Elena: “Vi raggiungiamo sul tardi”
Quindi rientro a casa da lavoro, prendo su Elena dopo una breve pausa e ci regaliamo una serata insieme.
Prima una passeggiata al Corso, un occhiata ai negozi, una sosta da “Sabatino” per una pizzetta, visto che avevo saltato il pranzo (cfr. per i non salernitani. Sabatino è aperto dal 1948 in un vicoletto in posizione strategica, solo posti in piedi, ma è sempre pieno), qualche incontro inatteso, ma importante (per ragioni di privacy non dirò chi) e poi a casa di Luciano e Rosina.
Troviamo allestito un laboratorio di fiori di carta che non ha niente da invidiare ad una fabbrica cinese, se non gli occhi a mandorla.
Quindi anche noi siamo arruolati, Elena alla confezione dei fiori ed io invece vengo promosso sul campo assistente di Luciano per preparare una pausa “mangereccia” perchè come tutti i salmi finiscono in gloria così tutti gli incontri del Laicato finiscono di pancia.
Fiori belli ma proprio belli (oltre 50); dopo la pausa di cui sopra anch’io mi sono cimentato con un dignitoso risultato e senza rendercene conto si è fatta mezzanotte
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E’ al vaglio l’ipotesi che non ce ne siamo accorti dell’ora perché circolavano una bottiglia di sangria ed una di amaro pugliese, ma queste affermazioni sono tendenziose ed atte a farci perdere la faccia……non ci credete e peraltro nessuno ha scattato foto mentre brindavamo (spero!).
La festa dei popoli è alle porte ed i fiori che servono sono almeno il doppio, ma non c’è da preoccuparsi perchè di certo i fiori saranno belli e colorati perchè la buona terra dove crescono è lo spirito di famiglia del nostro gruppo di Salerno.
Nando