La carità si fa concreta!

La carità si fa concreta

  • Il primo incontro formativo di quest’anno ci ha visti collegati in streaming. Nella prima parte, abbiamo illustrato la formazione per il 2020-2021, che sarà incentrata sulle Costituzioni Saveriane (spiritualità cristocentrica, caratteristica familiare, vita religiosa, volto umano, finalità missionaria) e sull’anno Giubilare. Lo scopo della formazione è tenere sempre vivo il nostro ruolo vocazionale e diventare Testimoni di Speranza in ogni luogo. Questa esortazione ci ha sempre coinvolti, sin dall’inizio dei nostri percorsi spirituali e formativi, e pensiamo che possa valere per tutta l’umanità.I quaderni Saveriani in molte occasioni sono stati guida preziosa per la nostra formazione continua, senza dimenticare il contributo dei missionari che ci accompagnano anche in questo anno. “Siamo portatori di un grande tesoro – il carisma saveriano – che ci è stato affidato. Lo accogliamo nella nostra realtà, che è allo stesso tempo grande e vulnerabile. Ciò che ci dà serenità, gioia e forza interiore è il fatto che, come dice san Paolo, “io so a chi ho dato la mia fiducia e sono convinto che egli è capace di custodire fino all’ultimo giorno ciò che mi è stato affidato” (2Tim 1, 12) (I Quaderni dei Saveriani 114, n.14).

    C’è un aspetto importante da sottolineare: cogliere i segni di Dio, di bene, di fraternità nel contesto italiano, dandogli un respiro universale. Ciò è possibile attraverso cammini di comunione e la costruzione di comunità che si aprano alla mondialità, per una vita rivolta alle fragilità e alle diverse culture del mondo. Ci si sente amati dal Signore, per questo dobbiamo sentirci anche chiamati e inviati ad amare.
    In questo periodo di lontananza e separazione abbiamo il dovere di essere comunque missionari, di farci prossimi a qualcuno, di costruire fraternità anche attraverso semplici domande: Per chi ho pregato? Per chi ho fatto qualcosa? Come sono stato vicino a un fratello? Come ho sostenuto i nostri progetti?
    In questo, l’animazione missionaria a Desio ha trovato un nuovo terreno di annuncio. La sfida delle dirette online sono occasioni per dire com’è vivere una vocazione missionaria, da laici, e comunicare la bellezza di avere una famiglia missionaria.

    P. Adili ci ha proposto ambiti unici e preziosi per la nostra missione. Riflettiamo sulla concretezza dei progetti; la carità è concreta, per cui facciamoci spingere da essa! Come dice il Conforti, tutto non deve limitarsi alla spiritualità e alla riflessione. Abbiamo bisogno di farci guidare dalla carità! A Desio, per esempio, abbiamo pensato all’accoglienza di una famiglia straniera, nello spirito dei corridoi umanitari.
    Ciò che ci ha permesso di camminare a fianco della comunità saveriana è proprio questo senso di famiglia, di appartenenza, di vita comunitaria.

    La missione del laicato missionario deve coinvolgere tutti, coloro che partono e coloro che, per vari motivi “rimangono”. Oltre al concetto di carità, viene spesso riproposto quello di diversità, di uscita, di internazionalità, di confronto continuo, a partire dalla casa di Desio, coinvolgendo le realtà del territorio… Così, l’aspetto straordinario della partenza per la missione è sempre presente. Il concetto di novità, il richiamo al vangelo, il nostro vivere come famiglie ci spingono ad essere rinnovamento e “cosa nuova”.

    VITO SARTORI

    da

Gennaio 2021

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