A Goma in Congo. nel cuore dell’Africa in un piccolo laboratorio’ artigiano, nella Parrocchia di Ndosho dove Giovanna e Paolo Volta, laici saveriani, hanno vissuto dal 2003 alla fine del 2007, un gruppo di venti mamme, continua a produrre le “poupées. Si tratta di bamboline davvero originali, costruite con tessuti africani, cucite a mano una per una e “firmate“ dalle donne che le hanno realizzate. E’ così che è nata la Bararaza Tupedane che in lingua swahili significa “luogo d’incontro dove ci si vuole bene” segno di amicizia di sostegno, in un paese che sogna pace, lavoro. farina per tutti.
La Famiglia del laicato Saveriano continua ad impegnarsi nell’importazione delle piccole bambole che per le mamme che le producono, significa poter vivere :, avere una vita dignitosa. attraverso la collaborazione di tanti amici.
Dal Racconto di Giovanna Volta
Laica Saveriana
Negli anni in cui sono rimasta a Goma, con le mamme pigmee, ho iniziato un percorso di promozione umana valorizzando l’arte di costruire, con le loro mani, vasi d’argilla. Nel tempo poi con “Maman Rachele”, abbiamo organizzato la piccola scuola materna che accoglie più di 50 bambini. Marcel e Maurice invece insegnano a leggere e a scrivere in kiswahili alle mamme e a qualche papà del villaggio. Florance, la “Maman infermiera” cura tanti ammalati e tutti alla fine delle attività. amicizia. Ricevono la “bouille“. una pappa di cereali: sorgo. Soiache “maman Cecile” prepara in una grande casseruola, sul fuoco dietro alla scuola.