Progetto del Laicato saveriano con la comunità indios Kaingang Boa Vista Parana Brasile

Alessandro e Alessandra Andreoli – Laici Missionari Saveriani

andre1In Brasile, gli indios vivono una situazione di grande emarginazione. Andare nei loro accampamenti e vedere vivere famiglie, bambini dentro a delle vere e proprie baracche di legno e teli di plastica tipo quelli delle nostre immondizie fa un certo effetto. Entrare in una di queste capanne, fa un effetto ancora maggiore…

IL VILLAGGIO INDIOS KAINGANG DI BOA VISTAale2

La storia di questo accampamento, in cui la gente è molto povera, è emblematica. Negli anni ´60, gli indios vennero cacciati da questo territorio in cui vivevano da sempre, corrispondente a circa 33000 ettari. L’area venne lottizzata dal governo e venduta a latifondisti. Negli anni novanta alcune famiglie kaingang si reinsediarono nel cuore di quella che era stata la loro terra, chiedendo la restituzione. Nell’ottobre 2008, il Governo federale, riconobbe che i veri “proprietari” erano i Kaingang. Attualmente, però, i 7200 ettari riconosciuti sono ancora nelle mani dei latifondisti, perché il processo di restituzione delle terre è molto lento e moroso, e così gli indios, che sarebbero cacciatori per tradizione (ogni gruppo culturale indio ha un propria caratteristica e si va dai cacciatori ai collettori ai coltivatori..) si ritrovano su uno spazio che è loro ma che non possono usare e vivono alla meno peggio vendendo prodotti artigianali.

ATTIVITA’ ARTIGIANALE E PROGETTO COMUNITARIO

Le donne di questo villaggio (circa 25 famiglie) producono piccoli lavori artigianali utilizzando un bambú che raccolgono nel mato (foresta).  Si tratta di piccoli lavori: cesti, archi, cappelli… che poi cercano di ale3vendere nei mercati limitrofi con non poca fatica considerando solo il costo e la fatica per spostarsi dal villaggio in città. Il tutto per guadagnare un po’ di soldi per mangiare e per dar da mangiare ai propri figli

L´obiettivo di questa piccola attività non vuol essere di natura economica ma piuttosto creare un rapporto che, attraverso la valorizzazione del lavoro remunerato in maniera giusta, contribuisca a dare dignità a chi produce questi oggetti permettendo nel contempo a chi sta in Italia e li promuove, di fare un po´ di animazione e informazione sulla realtà vissuta oggi dagli indios in Brasile. L´obiettivo principale è quindi la valorizzazione delle persone: creare fiducia reciproca, promuovere la fraternitá , i valori della condivisione e  della promozione umana, la stima, ecc

Attraverso questo piccolo progetto, oltre a sostentare le famiglie che producono i cestini, sará possibile finanziare l´acquisto o la realizzazione di opere di interesse comunitario. E’ stato chiesto loro di scegliere l´eventuale progetto comunitario iniziale e hanno deciso di utilizzare il ricavato della cassa comune per finanziare la realizzazione di un orto comunitario che garantirebbe un´ulteriore fonte di alimentazione alle famiglie del villaggio

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